Chi è Laurita?

Ho sempre avuto la passione per la pasticceria, ma non ho mai pensato che potesse diventare un vero lavoro – e così ho accantonato la passione e mi sono iscritta all’università Federico II, alla facoltà di lingue straniere.

In effetti, ho sempre avuto la Francia nel cuore. Per questo motivo ho scelto il francese come prima lingua nel mio percorso di studi e ho scelto la Francia come destinazione per la mia esperienza Erasmus.

Dopo la laurea ho lavorato come docente madrelingua in una scuola di italiano per stranieri. Grazie a questa esperienza molto positiva ho avuto modo di conoscere nuove culture, di aprirmi ai ragazzi e di stringere una solida relazione con molti di loro.

Ero contenta di quello che facevo, eppure sentivo sempre forte il richiamo della pasticceria. Nel mio tempo libero, mentre lavoravo come insegnante, ho iniziato a seguire corsi amatoriali di pasticceria fino a che un giorno non mi sono guardata allo specchio e con sincerità mi sono detta: “Basta! Non è questa la vita che voglio!”

Avevo già quasi trent’anni quando mi sono iscritta al corso professionale di pasticceriaProfessione pasticciere” di Gambero Rosso Napoli, ma l’età non mi ha scoraggiato – anzi, mi ha spinto a lavorare ancora di più e meglio dei ragazzini freschi di istituto alberghiero. La pasticceria era il mio sogno da sempre, e finalmente stavo dando a quest’arte la possibilità di diventare anche la mia missione nel mondo.

L’inizio di tutto

Fra i miei insegnanti al Gambero Rosso c’è stato anche il pastry-chef Antonino Maresca. Il suo corso sulla ristorazione mi ha letteralmente aperto gli occhi: ho scoperto tecniche, ingredienti, accostamenti, consistenze che mai avrei immaginato possibili, e che ancora oggi mi guidano nel processo creativo in atelier.

Dopo il corso a Napoli mi sono trasferita in Toscana dove ho svolto il mio primo stage di ristorazione. Successivamente, ho fatto l’assistente presso il Gambero Rosso Napoli per un corso di cucina, e lì ho stretto amicizia con Rachele, una delle studentesse, che sarebbe diventata poi mia assistente qui in atelier e una delle mie più care amiche.

Nel frattempo mi sono proposta allo chef Niko Romito, alle prese con la nascita di un nuovo e ambizioso concept nel cuore di Napoli: “Bomba“. Dopo un po’ di formazione, ho iniziato quest’avventura street food a suon di bombe fritte con farciture dolci e salate.

Dopo un anno alle prese con lo street food, mi sentivo pronta e desiderosa di un’altra esperienza, e lo chef Romito mi ha dato la possibilità di diventare commis in pasticceria presso il suo ristorante “Casadonna Reale” a Castel di Sangro (AQ). Successivamente, ho rincontrato lo chef Maresca, con cui ho collaborato per varie consulenze.

Dopo un lungo e faticoso periodo di lavori su e giù per l’Italia, ho deciso di abbandonare la mia confort zone e di gettare il cuore oltre l’ostacolo: sono partita per la mia amata Francia e, a Marsiglia, ho seguito uno stage di pasticceria con lo chef Laurent Navarro.

Di nuovo in Italia dopo questa esperienza che mi ha cambiato in tutti i sensi e che mi porterò sempre nel cuore, ho iniziato a collaborare con il “George Restaurant” del “Grand Hotel Parker’s” a Napoli, sotto l’ala dello chef Domenico Candela. La mia collaborazione con il “George” è durata tre anni, durante i quali il ristorante ha ottenuto la sua prima stella Michelin.

La nascita del mio atelier

Tre anni dopo, decido di lasciare il “George Restaurant” e mi lancio in un’avventura completamente nuova: apro il mio personale atelier di pasticceria, portando tutta la mia esperienza raccolta in dieci anni di attività di ristorazione svolta in tutta Italia.

Non nego che l’inizio è stato difficile. Sono sempre stata dipendente e diventare imprenditrice è stato un passo importante, ma quando ci metti passione in quello che fai, non c’è difficoltà che ti blocca – e così è stato anche per il mio sogno diventato finalmente realtà.

Appena ho deciso di aprire l’atelier, la prima persona alla quale ho pensato come collaboratrice è stata Rachele, che avevo conosciuto anni fa nella scuola di pasticceria di Gambero Rosso, e che oggi posso considerare il mio irrinunciabile braccio destro.